Menu principale:
La nazionale austriaca ai mondiali di calcio
AUSTRIA 1934
Nei primi anni del secolo l'Austria era considerata una delle più forti squadre di calcio al mondo. Denominata Wunderteam ovvero squadra delle meraviglie, schierava tra le sue file grandissimi campioni uno su tutti era Mattias Sindelar soprannominato Cartavelina, per la sua fragilità fisica ma dal talento straordinario. Considerata una delle favorite per la vittoria finale, l'Austria giunse in Italia eliminando nelle qualificazioni la Bulgaria in gara secca, vinta al Prater di Vienna per 6 a 1 con una tripletta dell'attaccante Horvat. Giunta alla competizione il 27 maggio allo stadio Benito Mussolini di Torino davanti a 16.000 spettatori non fece poca fatica a sbarazzarsi della Francia che, costrinse i danubiani ai supplementari. L'Austria s’impose per 3 reti a 2 guidata da un sontuoso Sindelar. Ai quarti di finale la squadra di Meisl, il 31 maggio 1934 disputò il classico derby danubiano contro gli odiati cugini ungheresi. Davanti a 23.000 spettatori allo stadio Littoriale di Bologna, gli austriaci si imposero per 2 a 1. Passata in vantaggio per due volte con Horvat e Zischek concesse agli ungheresi una sola rete su calcio di rigore realizzato dal rigorista Gyorgy Sarosi. In semifinale l'Austria non poteva trovare peggior avversario dell'Italia, paese ospitante e orgogliosa creatura del momento politico che stava attraversando. Il 3 giugno allo stadio di San Siro di Milano l’Austria fu sconfitta per 1 a 0 dagli azzurri con una rete dell'oriundo Guaita. Da tutti considerata come la vera finale del torneo, l'Austria dovette accontentarsi della finalina per il terzo posto, dove affrontò un’altra compagine nemica, la Germania, che solo qualche anno dopo attuerà contro il piccolo stato alpino il vile "Anschluss". Allo stadio Ascarelli di Napoli le due squadre Austria e Germania si presentarono in campo con le maglie dello stesso colore, bianco! L'Austria scelse di cambiare divisa e giocare con la maglia del Napoli. Non occorre immaginare come i 7.000 spettatori napoletani inneggiassero per la squadra di Sindelar che però, dopo neanche cinquanta secondi di gioco era già sotto per 1 a 0. La partita terminò con la vittoria dei tedeschi per 3 a 2 e agli austriaci non restò che accontentarsi del quarto posto.
AUSTRIA 1938
Per partecipare al torneo iridato organizzato dalla Francia del 1938, l'Austria dovette affrontare in gara unica la vincente tra Lituania e Lettonia. A superare il primo turno furono i lettoni che sfidarono i danubiani il 5 ottobre del 1937 al Prater di Vienna. Gli austriaci non ebbero vita facile ma, riuscirono ad imporsi per 2 a 1 dopo essere addirittura passati in svantaggio, i danubiani recuperarono con le reti di Jerusalem e Binder. Ottenuto il pass per Parigi, gli austriaci dovettero aspettarsi le peggiori sorprese subito dopo aver conosciuto il nome della squadra sfidante, la Svezia. Il 12 maggio del 1938 l'Austria cessò di esistere. La Germania del terzo Reich invase il paese alpino e lo annesse al proprio territorio. Ai migliori giocatori austriaci fu chiesto di partecipare alla competizione iridata sotto la bandiera tedesca, alcuni si rifiutarono, tra cui il talentuoso fuoriclasse Sindelar, il quale pochi mesi dopo essere rimasto vedovo, si tolse la vita con il gas, almeno questo raccontarono le note ufficiali, ma alcuni attribuiscono la sua morte al rifiuto di scendere in campo con la casacca della Germania. La partita Austria Svezia prevista per il 5 giugno del 1938 allo stadio Gerland di Lione, non si svolse, oramai l'Austria non esisteva più e fu assegnata la vittoria a tavolino agli svedesi i quali passarono al turno successivo senza colpo ferire. Con questa partita non si decretò solo la fine della nazione austriaca ma anche, la fine della Wunderteam che da quel momento non sarà mai più quella squadra eccezionale che meravigliò il mondo.
AUSTRIA 1954
Il viaggio della nazionale austriaca fu veramente breve per giungere a Berna, sia sotto il profilo kilometrico sia agonistico, all’Austria inserita nel gruppo 5 di qualificazione bastò una sola partita per aggiudicarsi un posto al sole. Il 27 settembre del 1953 al Prater di Vienna l’Austria sconfisse per 9 a 1 il Portogallo con cinque reti dell’attaccante Probst. Con questa vittoria i mitteleuropei sperarono di essere tornati ai fasti della Wunderteam degli anni ’30 e dimenticare al più presto il triste periodo dell’Anschluss. La partita di ritorno fu solo una breve vacanza al sole lusitano di Lisbona. Portogallo e Austria si accontentarono di uno scialbo 0 a 0 gli austriaci non infierirono e i lusitani onorarono l’impegno. La nazionale austriaca giunta al torneo fu inserita nel gruppo C, esordì il 16 giugno a Zurigo contro gli esordienti scozzesi. L’Austria vinse per 1 a 0 con rete del solito Probst, a poco servirono le proteste scozzesi per un netto rigore non fischiato su Mochan. Sabato 19 giugno al Sant’Jakob di Basilea l’Austria affrontò la Cecoslovacchia da poco passata sotto il blocco sovietico, una compagine che era solo il vecchio ricordo dei maestri boemi. Gli alpini si imposero per 5 a 0 a fare la voce grossa fu sempre il bomber del Rapid Vienna Herich Probst autore di una tripletta. Ai quarti di finale il 26 giugno allo stadio La Pontaise di Losanna davanti ad oltre 37.000 spettatori, va di scena il derby delle alpi Austria Svizzera, mai partita sarà cosi bella nella storia dei mondiali. Si riporta la cronaca <<Dopo ventitré minuti i cori dei tifosi svizzeri sembrano celebrare una nuova ed esaltante impresa dei giocatori in maglia rossocrociata. La forte e favoritissima Austria è sotto di tre reti>> gli svizzeri gongolano e all’Austria bastano dieci minuti per segnare 5 reti. La prima frazione della gara termina 5 a 4 in favore degli austriaci. Nel secondo tempo la partita è meno entusiasmante e terminò con un clamoroso 7 a 5 per gli austriaci, mai partita fu così bella ed entusiasmante, anche se sconfitto, il pubblico elvetico applaudì i ventidue giocatori in campo sino a spellarsi le mani. Tutt’oggi la partita detiene il record assoluto di reti segnate in un incontro al 90esimo. Forse provata dallo sforzo contro gli svizzeri, oppure la Germania si stava rivelando ciò che era, dato di fatto fu che il 30 giugno a Basilea la Germania ebbe ragione degli austriaci con un tennistico 6 a 1. L’Austria è fuori per la corsa al titolo deve accontentarsi del terzo posto, conquistato al cospetto degli ex campioni dell’Uruguay. Il 3 luglio a Zurigo l’Austria di impose facilmente con un netto 3 a 1, a farla da padrone è più la demotivazione celeste anziché la tecnica dei viennesi. La partita rimase alla storia come la centesima di un campionato del mondo.
AUSTRIA 1958
L’Austria non è più la grande potenza del calcio mitteleuropeo del l’anteguerra, tuttavia, fa ancora la sua discreta figura nel gruppo europeo cinque di qualificazione con Olanda e Lussemburgo. Vinse agevolmente la prima sfida il 10 febbraio del ’57 al Prater di Vienna per 7 a 0 contro il Lussemburgo. In primavera sempre nella capitale austriaca i bianchi si imposero per 3 a 2 sull’Olanda, ma la partita lasciò molti strascichi nel dopo partita. Gli olandesi dopo solo 31 minuti si portarono in vantaggio per 2 reti a zero, a ricondurre la partita in equilibrio ci pensò l’arbitro tedesco Schmetzer, il quale favorì nettamente gli austriaci e per togliersi il pensiero assegnò un rigore inesistente ai cugini in divisa bianconera che si imposero per 3 a 2. Nella gara di ritorno il 25 settembre ad Amsterdam, Olanda e Austria pareggiarono 1 a 1, il risultato valse la qualificazione al mondiale per gli austriaci, che tre giorni dopo imposero un secco 3 a 0 al Lussemburgo. Ai mondiali però le cose andarono in tutt’altro verso, ho già ricordato in precedenza che la nazionale alpina non era neppure lontana parente del mirabolante "Wunderteam", venne inserita nel gruppo D con Brasile, Inghilterra e Unione Sovietica. L’esordio alla manifestazione avvenne l’otto giugno del 1958 allo stadio Rimmersvallen di Uddevalla di fronte il Brasile di Feola che piegò senza fatica l’undici austriaco per 3 reti a 0. L’11 giugno allo Ryavallen di Boras, l’Austria venne sconfitta dall’Unione Sovietica per 2 a 0, solo la fortuna e le prodezze del portiere austriaco Schmied misero un freno alla superiorità tecnica dei sovietici. Nella terza gara, il 15 giugno sempre allo stadio di Boras l’Austria affrontò l’Inghilterra in una delle più belle partite del mondiale. La gara terminò 2 a 2 con le splendide reti di Koller e Korner da fuori area da oltre trenta metri dalla porta di McDonald. Non solo con questa partita terminò l’avventura austriaca ai mondiali svedesi ma per oltre vent’anni la nazionale alpina non riuscirà più a qualificarsi a nessuna manifestazione calcistica internazionale.